Santo Ficili è il nuovo CEO di Alfa Romeo e Maserati. Cosa resta dell’eredità di Jean Philippe Imparato? La New Junior ovvero un modello interamente realizzato con tecnologia e motori PSA e prodotta in Polonia, con tanti dubbi sulla futura gamma del Biscione e senza una erede di MiTo e Giulietta
(MITOALFACOM) Abbiamo appreso dai canali ufficiali di Stellantis Italia che Santo Ficili è il nuovo CEO di Alfa Romeo e Maserati. I due marchi tornano perciò ad avere un unico responsabile nell’organigramma aziendale. Questo è sicuramente positivo. Ma cosa resta dell’eredità manageriale del suo predecessore Jean-Philippe Imparato? Gli attuali modelli in gamma sono tutti figli della gestione Marchionne ( Giulia, Stelvio, Tonale e la 33 Stradale prodotta in serie limitata). Sull’ultimo modello presentato nei mesi scorsi e in vendita da settembre 2024 nel mercato Italia ovvero la Junior la platea degli alfisti di ieri e di oggi è molto scettica. Nello specifico come scritto anche in precedenza ( clicca qui) se è vero che FCA non esiste più tutto il know-how presente è stato interamente cestinato a vantaggio di quello PSA per mere ragioni di prepotenza da parte dei francesi che hanno grande peso nell’azionariato Stellantis. La Junior nasce da una piattaforma PSA, con tecnologia interamente francese ed anche con motori francesi. Infine è prodotta in Polonia. Cosa ci sarebbe di Alfa in questo modello? Solo il marchio sulla vettura. Dal vivo sono evidenti nelle linee i riferimenti alla Peugeot 2008 da cui deriva. Ma si è veramente convinti che il mercato possa premiare questo modello? Nemmeno negli anni Ottanta con la joint venture con la Nissan con l’ARNA si era osato tanto. Il propulsore Boxer era il medesimo presente sui cofani dell’Alfasud prodotta a Pomigliano (NA). Sui motori BEV non si può pretendere granchè in termini di diversificazione ma sulla scelta dei motori termici sì.
L’ ALFA JUNIOR DOVEVA AVERE MOTORI TERMICI DELLA FAMIGLIA FCA
Utilizzare un propulsore della famiglia motoristica FCA avrebbe in qualche modo dato un segnale invece nulla. Come nulla è stato fatto per realizzare una nuova Giulietta. Il segmento C è stato abbandonato in modo colpevole da Stellantis e non si conoscono i tempi di un eventuale ritorno e stesso dicasi per un’erede della MiTo per fare concorrenza diretta alla MINI come nel periodo 2008-2018. Sulle eredi di Giulia e Stelvio cosa chiedono gli alfisti? Diversificazione del prodotto e delle unità motoristiche rispetto agli altri marchi del Gruppo Stellantis. Cosa ci sia di difficile comprensione? Alfa Romeo non è un marchio generalista e occorre investire seriamente su questo marchio ed avere una visione globale dedicata partendo dalle richieste dei mercati esteri che scelgono il Biscione ovvero: Stati Uniti, Canada, Cina, Singapore, Giappone, Asia, Middle East, Africa, Belgio, Germania, Francia, Svizzera ed Olanda.
VALORIZZARE IL CENTRO DI RICERCA E GLI STABILIMENTI ITALIANI
Il nuovo CEO del Biscione e del Tridente dovrà valorizzare il Centro di Ricerca di Modena Alfa-Maserati e gli stabilimenti produttivi di Cassino (FR) e motoristici di Termoli (CB) e Pratola Serra (AV). Un compito non facile ma con un adeguato e dedicato team si potrà riprendere il percorso tracciato da Marchionne. Sul fronte Maserati ci si drovrò interrogare su cosa dovrà rappresentare questo marchio in futuro e su quali stabilimenti deve far riferimento. I siti di Grugliasco (TO) e Torino Mirafiori sono stati già ampiamente umiliati da Tavares su richiesta dei suoi azionisti ed ora invece cosa cambierà con questa nomina?
Nell’ambito di un nuovo valzer di nomine in Stellantis, ecco la dichiarazione ufficiale di Carlos Tavares: “In questo momento darwiniano per l’industria automobilistica, il nostro dovere e responsabilità etica è di adattarci e prepararci per il futuro, agendo meglio e più velocemente dei nostri concorrenti, per offrire una mobilità sostenibile, sicura e accessibile. I nuovi membri del leadership team contribuiranno alla determinazione di tutta la squadra nell’affrontare le sfide future, rafforzando e accelerando il nostro percorso di trasformazione per diventare la mobility tech company di riferimento. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a porre le basi per il futuro successo di Stellantis”.
SANTO FICILI NUOVO CEO DI ALFA ROMEO E MASERATI – IL COUNTRY MANAGER DI STELLANTIS ITALIA CHIAMATO A FARE IL MIRACOLO CON IL BISCIONE
Classe 1966, è entrato in Fiat nel 1987 dopo 3 anni di Scuola Aziendale Lancia. All’interno del gruppo è andato a ricoprire posizioni di sempre maggior responsabilità e a 360° rispetto al business automotive. Dopo gli inizi sul campo nell’area after sales, Ficili ha maturato competenze nel settore dei veicoli commerciali e delle passenger car. Nel 2015 diventa responsabile per la regione Emea di Mopar che racchiude tutte le attività del post vendita dei marchi di (ex) FCA. Dal 2019 è a capo del Business Center Italy di FCA e responsabile delle Sales Operations di FCA in EMEA. Dal 2021 è stato nominato Country Manager Stellantis per l’Italia. Un ottimo curriculum ma avrà potere decisionale effettivo per poter incidere tornando ad una visione più simile a quella che ebbe Sergio Marchionne? Lo auspichiamo fortemente per il futuro del Biscione e del Tridente. Il primo bilancio triennale della gestione Stellantis sui brand Alfa Romeo e Maserati non è esaltante ed ora è vietato proseguire negli errori. Se le follie green della UE stanno mettendo tutto in discussione su scala continentale è altrettanto vero che il mercato non ha premiato questa “imposizione a senso unico” di Bruxelles. Aver fatto uscire dai listini Maserati i modelli: Quattroporte, Levante e Ghibili è stato un grosso errore. Il capolavoro creato da Marchionne dal 2013 è stato cancellato da una gestione manageriale francese risibile e inadatta. Ora è il tempo di ripartire ma con un approccio differente.
Michele Antonucci su www.mitoalfaromeo.com