Il Gruppo Volkswagen punta a ridurre la rete dei concessionari ufficiali in Europa puntando sulle vendite on line

Secondo quanto riporta l’edizione europea di Automotive News il Gruppo Volkswagen nell’ottica di riduzione dei costi dei suoi dodici brand vuole aumentare redditività ed efficienza su tutti i fronti. Per la rete distributiva si tende a raddoppiare il rendimento medio per distributore dall’ 1% al 2% . Il capo delle vendite della VW Juergen Stackmann ha dichiarato all’ultima conferenza stampa che il Gruppo VAG sta sviluppando un portale on line per permettere ai consumatori di poter acquistare le vetture del Gruppo VW on line. Da questo portale i clienti potranno prenotare dal proprio smartphone o, in futuro, dalla propria auto, tagliandi e interventi in officina, risparmiando così tempo e rendendo più efficiente le operazioni di assistenza e riparazione. Questo aspetto comporterebbe comunque la diminuzione del network dei concessionari oggi presente in Europa.

Ipotesi cessione FCA ad un costruttore cinese: per Investire Oggi potrebbe dare una spinta per lo spin off di Alfa Romeo e Maserati

Scoop di Automotive News: effettuata offerta da un costruttore cinese per acquisire Fiat Chrysler Automobiles – Guido Italiano

La rivista finanziaria Investire Oggi torna sull’indiscrezione di Automotive News che vedrebbe un interesse da parte di molti costruttori alla eventuale acquisizione del Gruppo FCA ( Fiat Chrysler Automobiles). Si ipotizzerebbe a questo punto, nel caso di veridicità di questa informazione, una spinta verso lo spin off dei due brand premium  Alfa Romeo e Maserati. L’offerta sarebbe stata però rifiutata dal top management di FCA perché ritenuta insufficiente, secondo fonti citate dalla rivista specializzata.

Gli analisti di Milano Finanza commentano così questa ipotesi: In caso poi di spin-off di Alfa Romeo e Maserati “ci sarebbe ulteriore upside per la nostra somma delle parti del gruppo, indicativamente 2-4 euro per azione in funzione della struttura finanziaria delle attività scorporate”, calcolano gli analisti della sim, ma c’è anche chi fa notare che lo spin-off di
Maserati e Alfa Romeo è un’ipotesi al momento di difficile realizzazione viste le dimensioni dei due brand e la loro eccessiva dipendenza da un numero esiguo di modelli e dall’appartenenza a un gruppo industriale di vaste dimensioni da cui dipendono anche a livello produttivo.

I costruttori cinesi interessati sarebbero  Dongfeng Motor, Great Wall,  Geely e Guangzhou Automobile (Gac). Dongfeng dal 2014 è proprietaria di del 14% di PSA Groupe ( Peugeot, Citroen, DS, Opel/Vauxhall), Great Wall è il primo costruttore cinese, Geely è proprietaria dal 2010 della Volvo Cars, acquistata dalla Ford per 1.8 miliardi di dollari. Infine GAC è partner di FCA dal 2010. Nel 2010, FCA ha costituito la joint venture con il partner cinese Guangzhou Automobile Group Co., Ltd. (GAC Group) per la produzione locale di veicoli a marchio Fiat destinati alla Cina e ad altri mercati della regione. Nel 2015, la partnership è stata ampliata con l’avvio della produzione della Jeep Cherokee presso lo stabilimento GAC-FCA situato a Changsha. Un’altra importante tappa di questo percorso di espansione del marchio si è concretizzata ad aprile del 2016 con l’apertura di un secondo stabilimento Jeep a Guangzhou, il centro politico, economico e culturale del sud della Cina e terza città più grande della provincia del Guangdong, con una popolazione di circa 13,5 milioni di persone. FCA è partner di GAC anche per la produzione in Cina dei modelli Fiat Viaggio e Fiat Ottimo. La Viaggio ha visto il suo debutto al Salone dell?Auto di Pechino del 2012. La Fiat Viaggio e la Fiat Ottimo , si basano  sull’architettura CUSW (Compact US Wide), derivata dall’architettura Compact-EVO sviluppata originariamente per la pluripremiata Alfa Romeo Giulietta.

Curiosità:  Il costruttore cinese GAC  nel 2008 ha acquisito i diritti e i progetti della vecchia ammiraglia ALFA ROMEO 166 , dalla quale ha già derivato la berlina Trumpchi GA5 in vendita in Cina dal 2010.

More info www.mitoalfaromeo.com 

Fiat Chrysler Automobiles si unirà al gruppo BMW, Intel e Mobileye nello sviluppo di una piattaforma tecnologica per la guida autonoma

Il Gruppo BMW, Intel Corporation, Mobileye (una società Intel) e Fiat Chrysler Automobiles (FCA) hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding che prevede che FCA si unisca a tali società nello sviluppo di una piattaforma leader mondiale, all’avanguardia nella tecnologia della guida autonoma.
• La collaborazione consentirà alle società partecipanti di fare leva sui rispettivi punti di forza, capacità e risorse individuali
• La piattaforma sarà utilizzabile per la guida automatizzata dal livello 3 fino al livello 4/5 e potrà essere impiegata da diversi costruttori automobilistici nel mondo, pur mantenendo inalterata l’identità specifica dei rispettivi marchi.

Il gruppo BMW, Intel e Mobileye hanno annunciato oggi di aver sottoscritto un Memorandum of Understanding che prevede che Fiat Chrysler Automobiles (FCA) sia il primo costruttore automobilistico ad unirsi a loro nello sviluppo di una piattaforma di guida autonoma all’avanguardia, leader nel mondo e destinata ad un’implementazione globale.
I partner dello sviluppo intendono far leva sui reciproci punti di forza, capacità e risorse per migliorare la tecnologia della piattaforma, aumentare l’efficienza dello sviluppo e ridurre il tempo di immissione sul mercato. Uno dei fattori che consentirà di raggiungere tali obiettivi sarà la co-location di ingegneri in Germania ed in altri luoghi. FCA contribuirà alla collaborazione con risorse di ingegneria e altre risorse tecniche ed esperienza, nonché con i suoi significativi volumi di vendita, la sua portata geografica e la sua lunga esperienza sul mercato Nord Americano.

“Per migliorare la tecnologia di guida autonoma è fondamentale dar vita a partnership tra produttori di autoveicoli e fornitori di tecnologia e componenti”, ha dichiarato Sergio Marchionne, Chief Executive Officer di FCA. “L’adesione a questa collaborazione consentirà a FCA di beneficiare direttamente delle sinergie e delle economie di scala che sono possibili quando le aziende si alleano con una visione e un obiettivo comuni”.

Nel luglio 2016 BMW, Intel e Mobileye hanno annunciato che stavano unendo le forze per rendere i veicoli a guida autonoma una realtà, collaborando per portare in produzione entro il 2021 soluzioni per la guida altamente automatizzata (Livello 3) e la guida completamente automatizzata (Livelli 4/5). Da allora esse si sono impegnate nello sviluppo di un’architettura modulare che può essere utilizzata da molteplici costruttori automobilistici in tutto il mondo, allo stesso tempo preservando l’unicità dei marchi di ciascun costruttore automobilistico.
La collaborazione rimane in linea con il piano di mettere su strada 40 veicoli autonomi sperimentali entro la fine del 2017. Ci si attende inoltre di beneficiare di dati e conoscenze ricavati dalla recentemente annunciata flotta di 100 veicoli di prova di livello 4 di Mobileye (una società Intel) dimostrando gli effetti di scala di questo approccio collaborativo.
“I due fattori che rimangono fondamentali per il successo della collaborazione sono l’eccellenza senza compromessi nello sviluppo e la scalabilità della nostra piattaforma di guida autonoma”, ha dichiarato Harald Krüger, presidente del Consiglio di Gestione di BMW AG. “Con FCA come nostro nuovo partner, rafforziamo il nostro percorso per creare con successo la più rilevante soluzione avanzata, trasversale ai costruttori automobilistici, per i livelli da 3 a 5 sul piano globale “.

“Il futuro del trasporto dipende dal fatto che i leader dell’industria automobilistica e tecnologica lavorino insieme per sviluppare un’architettura scalabile che le case automobilistiche in tutto il mondo possano adottare e personalizzare”, ha dichiarato Brian Krzanich, CEO di Intel. “Siamo entusiasti di dare il benvenuto al contributo di FCA, che ci consente un ulteriore passo avanti verso la realizzazione dei veicoli autonomi più sicuri al mondo”.

“Diamo il benvenuto al contributo ed impiego da parte di FCA alla piattaforma della collaborazione, che ha fatto grandi progressi nel corso dello scorso anno e si sta velocemente avvicinando alla fase di validazione ed implementazione” ha dichiarato il Professore Amnon Shashua, Presidente e Chief Technology Officer di Mobileye. “L’integrazione tra percezione video avanzata e mapping, tecnologie specifiche di fusione sensoriale e l’intelligenza artificiale per la guida automatica offre i più alti livelli di sicurezza e versatilità, in una soluzione economicamente efficiente che sarà applicabile in ogni area geografica e condizione stradale”.

Il gruppo BMW, Intel, Mobileye e FCA, insieme ai recentemente annunciati partner di sviluppo e integratori di sistemi, invitano e danno il benvenuto ad ulteriori costruttori automobilistici e fornitori di tecnologia affinché si uniscano a loro nell’adottare questa piattaforma di guida autonoma nello sforzo di creare una soluzione valida per l’intero settore.

1 agosto 2017: PSA acquisisce ufficialmente Opel e Vauxhall dalla GM

1 agosto 2017: è nato ufficialmente il secondo costruttore automobilistico europeo, ratificata oggi l’acquisizione del brand Opel/Vauxhall dalla GM (General Motors) a cura del gruppo PSA ( Peugeot, Citroen e DS Automobili) . Automotive News Europe prevede economie di scala in area Ricerca e Sviluppo pari a 1.7 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di generare un flusso di cassa libera operativo positivo entro il 2020 e un margine operativo del 2% entro il 2020 e del 6% entro il 2026. L’acquisizione apre un nuovo capitolo nella storia di Opel dopo 88 anni con GM, ha dichiarato l’amministratore delegato di Opel Michael Lohscheller nella dichiarazione. PSA ha dichiarato di essere in trattative per acquistare Opel dal mese di febbraio 2017 ed ha annunciato a marzo 2017 un accordo vincolante tra le due parti per acquisire Opel/Vauxhall ad un prezzo di 2,2 miliardi di euro. La vendita di Opel/Vauxhall concretamente rappresenta per GM l’abbandono del mercato europeo, iniziato qualche anno fa con il ritiro del brand Chevrolet. I due brand non generavano utili dal 1999. Importante sfida per il nuovo gruppo PSA targato Tavares.

La Gran Bretagna chiude a diesel e benzina: Dal 2040 solo automobili elettriche

Tutti a parlare di addio ai motori tradizionali, quelli a benzina e gasolio, e a prevedere, fin da ora, un futuro prossimo con in strada solo veicoli ibridi (possibile, in quanto la tecnologia a doppia alimentazione, termica e a batteria, è già più che disponibile e in costante miglioramento) ed elettrici (pure sul mercato, ma con ancora tanti nodi da sciogliere, soprattutto infrastrutturali, politici e normativi).

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Pubblicato lo studio L’AUTO 2016 – Sintesi Statistica UNRAE

Segnalo la pubblicazione dello studio L’Auto 2016 realizzato dall’Unrae.

I temi che sono stati trattati: Il mercato in Italia – Canali di vendita e alimentazioni – Segmenti, nicchie, province e regioni – Il parco circolante – Le emissioni di CO2 – Il mercato dell’usato – Evoluzione delle reti di vendita – Produzione e mercati nel mondo – Top ten in Europa.

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PSA Group: Carlos Tavares sostiene la nomina di Michael Lohscheller come CEO di Opel

Leggo su Investire OGGi che il CEO di PSA Group Carlos Tavares sostiene la nomina di Michael Lohscheller come CEO di Opel, in sostituzione di Karl-Thomas Neumann. Il gruppo tedesco ha riferito le dimissioni del suo amministratore delegato, nel momento in cui la vendita di Opel a PSA diventerà ufficiale. “Sosteniamo pienamente la decisione di nominare Mr. Lohscheller come nuovo CEO di Opel”. “Il dirigente sarà circondato dai migliori talenti di Opel per portare l’azienda verso nuovi orizzonti nell’interesse dei suoi dipendenti, clienti e partner.” ha dichiarato il numero uno del gruppo francese. A questo punto il primo passo della nuova acquisizione del gruppo PSA comincia a dare i suoi primi frutti, e sul resto? Aspettiamo. Lo scorso anno Psa ha venduto a livello globale 3,15 milioni di autovetture, contro 1,16 milioni di Opel. Carlos Tavares, leader del gruppo, si propone di incrementare le vendite del futuro quintetto (Peugot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall) fino a 5 milioni di autovetture nei prossimi 5-10 anni. Con questi numeri l’azienda automobilistica franco-tedesca registrerebbe una crescita relativamente vigorosa, tenuto conto delle sue proporzioni, ma sempre nell’ambito di una dimensione media nel ramo: all’incirca metà di quanto vendono fin d’ora Volkswagen, Toyota o Gm. Da qui al 2026, l’ad Tavares avrebbe ipotizzato sinergie per 1,7 miliardi di euro all’anno. Sommando i dati di Opel e Peugeot, risulta che nel 2016 le due aziende hanno venduto il 71% della loro produzione in Europa: secondo gli esperti, una percentuale eccessiva. ma va considerato che Opel si impone sui mercati in cui Psa è invece assai meno presente.

24 giugno 2017: 107 anni di Alfa Romeo, auguri al cuore sportivo

L’ ALFA (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) nacque ufficialmente il 24 giugno 1910. I proprietari erano imprenditori italiani che rilevarono la Darracq con il suo stabilimento al Portello (dove oggi sorge la Nuova Fiera di Milano). La prima Alfa fu la 24 HP del 1910,Interamente progettata da Giuseppe Merosi e da altri tecnici italiani, la 24 HP si fa apprezzare per la meccanica, per le prestazioni e per il piacere di guida, caratteristiche che diventeranno simboli del Marchio. Il motore di 4084 centimetri cubi eroga 42 cavalli, e permette di superare i 100 chilometri l’ora,una velocità notevole per l’epoca.L’anno seguente, all’esordio sportivo, sta per vincere la Targa Florio, ma deve ritirarsi per un banale incidente: il pilota è accecato da uno spruzzo di fango.

( leggi tutta la storia sul portale alfista MitoAlfaRomeo.com >>> )

Il new deal Alfa Romeo è ripartito il 24 giugno 2015 ad Arese: non c’era nulla da cambiare, dovevamo cambiare noi!

Esattamente due anni fa al Museo Storico Alfa Romeo di Arese (MI) la dirigenza FCA presenta in anteprima mondiale la Nuova Giulia, ovvero il nuovo corso Alfa Romeo. La frase che più segna la rinascita Alfa Romeo è quella dell’AD del Biscione, Harald Wester che durante la presentazione dice a chiare lettere: Non c’era nulla da cambiare, dovevamo cambiare noi! Un mea culpa improntato su un approccio umile che ha portato ad una strategia a 360° dove è stata unita tradizione ed innovazione come richiedeva il DNA di questo brand. A due anni dalla presentazione la promessa è stata ampiamente mantenuta e rispettata. Il piano di rilancio sta iniziando a portare numeri importanti e a rilanciare l’esclusività del brand.